di Cesare Avesani Zaborra
Lo scorso ottobre a Puebla, in Messico, durante la 71a conferenza Waza, i rappresentanti dei migliori istituti zoologici del mondo si sono riuniti per confrontarsi sui temi più urgenti della ricerca e conservazione delle specie animali a rischio di estinzione. Si è partiti da un dato incoraggiante: la crescita esponenziale degli interventi che i giardini zoologici promuovono in situ per la conservazione delle specie animali. Solo per l’Europa, nel 2015, l’investimento ammonta a 42 milioni di euro l’anno. Intanto il Leibniz-Institut für Zoo-und Wildtierforschung (IZW), il più prestigioso istituto di ricerca sulla fauna selvatica europeo, ha presentato l’avvio del progetto “Saving from extinction”, che terminerà alla fine del 2017, il cui obiettivo è la catalogazione, in un unico database, di tutte le specie strappate all’estinzione dai giardini zoologici negli ultimi dieci anni: ad oggi se ne sono contate oltre cento.
Ma l’aspetto più importante riguarda il complesso tema del miglioramento del benessere animale fuori dal suo contesto ambientale. I parchi zoologici intendono definire parametri condivisi sui principi dell’Animal Welfare: la salvezza di una specie deve avvenire mantenendo sempre più elevati standard per soddisfare le esigenze biologiche delle singole specie. E di questo si parlerà al simposio di Detroit, in maggio, al quale interverrò come relatore per esprimere la posizione italiana su questo tema.
Intanto al Parco Natura Viva fervono i preparativi per il nuovo anno alla ricerca di un continuo miglioramento nell’accoglienza, sia degli animali che dei visitatori. Tra le novità, oltre all’arrivo di nuove specie, l’impianto di fitodepurazione che permetterà il riciclo dell’acqua in un’ottica di diminuzione dell’impatto ambientale e un’ulteriore incentivazione nell’utilizzo di veicoli elettrici, con l’installazione di colonnine di ricarica per bici a pedalata assistita e per automobili.
Siamo pronti, dunque, per una nuova stagione: buon 2017 a tutti voi!