Gonzalo non c’è più: si è spento il secondo ippopotamo più anziano d’Europa

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Gonzalo era presente quando i cancelli del Safari al Parco Natura Viva di Bussolengo aprirono le porte al pubblico negli anni ’70 e oggi, nei parchi zoologici di mezza Europa, vivono più di dieci suoi figli. Ha sfiorato il mezzo secolo di vita al fianco della sua compagna Camilla ma il suo cuore, quello del secondo ippopotamo più anziano d’Europa, ha smesso di battere una mattina di metà gennaio, quando la vecchiaia l’ha sopraffatto.
“L’avevamo capito da qualche settimana, anche se non si arriva mai veramente pronti a questo tipo di appuntamenti”, racconta Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva di Bussolengo. “Negli ultimi mesi Gonzalo era diventato molto discreto. Solo di notte tornava dalla sua famiglia per scaldarsi e noi abbiamo cominciato ad offrirgli un’alimentazione personalizzata, posizionando il cibo nei punti che più facilmente avrebbe potuto raggiungere, più volte al giorno. Sulla terraferma camminava con molta fatica ma in acqua, l’ambiente ideale per un ippopotamo, Gonzalo riusciva ancora a trovarsi a proprio agio. E proprio in acqua molto probabilmente ha concepito il suo ultimo figlio Popo, nato con grande sorpresa di tutti solo cinque mesi fa”. Nonostante gli ippopotami siano noti per essere tutt’altro che docili, Gonzalo ha sempre dimostrato un carattere mite. E finchè il fisico glielo ha permesso, ha continuato a vivere in armonia con Camilla, i propri figli, le antilopi nyala e il rinoceronte Toby, in un esempio unico in Europa di reparto misto.
Ma ora che Gonzalo non c’è più, gli equilibri in famiglia non potranno più rimanere gli stessi: è arrivato per Njombe, suo figlio più grande, l’ora di allontanarsi da mamma Camilla. Il giovane maschio è infatti in età riproduttiva ed è destinato a formare una nuova famiglia nell’ambito del programma europeo per la conservazione della specie (ESB).
Gonzalo è stato la storia del Parco, insieme ad altri “giganti” come le due scimpanzé Giudi e Sami e Toby il rinoceronte, tutti ultraquarantenni che stanno vivendo l’epoca dell’anzianità. Assistette nel 2010 alla pedonalizzazione della sua area, che fino a quel momento si percorreva in auto; fu accanto al rinoceronte Toby dopo la scomparsa della sua compagna Sugar, quando si temeva che il rinoceronte si lasciasse andare e per più di quattro decenni, ha permesso a migliaia di bambini di riflettere sulle minacce che questo ancestrale pachiderma sta attraversando in natura a causa dell’avidità umana. (Comunicato stampa PNV)

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