Nuovo approdo alle Seychelles per testuggini giganti e ultimi pipistrelli

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An Aldabra Giant Tortoise (Aldabrachelys gigantea) feeds on coastal vegetation.

Piccole “giganti rubate” – Oggi l’isola di Curieuse, la quinta più grande delle Seychelles, ospita il centro di allevamento per le testuggini giganti endemiche dell’arcipelago e la settimana scorsa ha ricevuto 70 nano-microchip per il tracciamento degli esemplari via gps. Mittente il Parco Natura Viva di Bussolengo: è ufficiale la firma all’accordo con Seychelles National Parks Authority, che vede la collaborazione anche di Green Teen Team Foundation, guidata dalla Principessa Theodora Von Liechteinstein.

La prima delle misure previste dall’accordo intercontinentale pone un freno ai furti dei piccoli di testuggine gigante destinati al commercio illegale di animali esotici. “Durante un viaggio di ricerca – spiega Caterina Spiezio, responsabile ricerca e conservazione del Parco Natura Viva di Bussolengo – abbiamo riscontrato che in una sola notte della scorsa estate, sparirono dall’isola di Curieuse 25 piccoli di testuggine gigante delle Seychelles, trafugati direttamente dalla nursery del centro. In una manciata di ore furono vanificati 4 anni di lavoro e perso il 20% degli esemplari allevati sull’Isola, su un totale di 128 individui”. Letteralmente estirpata dalle isole alla fine del 1700 quando i marinai europei scoprirono l’arcipelago, oggi questa specie incontra la nuova minaccia del commercio illegale.

Gli ultimi pipistrelli – Ma oltre alla salvaguardia delle testuggini giganti, nelle azioni di tutela della biodiversità previste dall’accordo intercontinentale c’è anche l’ultima popolazione di meno di 50 individui di pipistrelli delle Seychelles, dei microcrirotteri rimasti a guardare la distruzione delle loro foreste sostituite dalle coltivazioni di cocco. Prima che sia troppo tardi, il Parco Natura Viva di Bussolengo ha voluto garantire un sostegno alla ricerca e alla conoscenza di questa specie. “Sui pipistrelli delle Seychelles dalla coda con guaina si sa davvero poco e questo non aiuta di certo le attività di salvaguardia”, spiega Spiezio. “Le prime fasi di progetto prevedranno di tamponare le emergenze e collaborando con una guida locale ci si recherà presso i siti per effettuare la conta degli individui attraverso attrezzature adeguate che garantiscono la minor invasività possibile grazie ad esempio, all’utilizzo del batdetector, strumento che trasforma gli ultrasuoni emessi dai microchirotteri, in suoni udibili dall’orecchio umano. Poi, per progettare azioni più concrete, sarà necessario conoscere almeno il sesso di tutti individui e le loro abitudini alimentari”. Per i pipistrelli delle Seyschelles si tratta comunque di un tentativo disperato: “La preoccupazione più grande è quella di essere arrivati troppo tardi”, conclude Spiezio.

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