Con la maschera o senza maschera? E’ nato un piccolo saki faccia bianca!

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Ha una settimana di vita ed è ben nascosto dal ventre di mamma Guya, che non smette mai di saltare da un ramo all’altro del suo reparto al Parco Natura Viva di Bussolengo. Difficilissimo da intravedere, è nato un piccolo saki dalla faccia bianca, la scimmia sudamericana “con la maschera”.

Eppure, per sapere se questo piccolo avrà la tipica grande maschera bianca sul pelo bruno, bisognerà attendere: in questa specie si tratta di una caratteristica esclusiva dei maschi, che usano per attirare l’attenzione delle femmine nel folto della foresta sudamericana. “Solo al superamento dei primi anni di vita sarà possibile capire dalla colorazione del pelo se il piccolo è femmina o maschio, con l’eventuale formazione della maschera bianca e la colorazione scura del pelo”, spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva. “Per il momento, il piccolo saki è ancora nascosto dal pelo della mamma, ancorato al suo ventre. Tra qualche settimana verrà “trasferito” sul suo dorso, da dove inizierà a esplorare il mondo e a sperimentare le prime relazioni sociali del gruppo familiare”. Ed è a causa della notevole differenza tra maschio e femmina che accade non di rado che papà Ticiano e mamma Guya vengano scambiati per individui appartenenti a due specie diverse. “Lui bruno con il volto bianco, lei grigia con strisce arancioni che vanno dagli occhi al naso – precisa Caterina Spiezio – i due neogenitori sono un esempio di quello che viene chiamato dimorfismo sessuale, ovvero la presenza di differenze fisiche evidenti tra maschio e femmina”. Ma nonostante questo, tutti i componenti del gruppo familiare si prenderanno cura del nuovo nato: la sorellina aiutando la mamma, il papà difendendole dai pericoli. Originari delle foreste brasiliane, queste scimmie arboricole hanno imparato a ritagliarsi uno spazio lontano dai predatori terrestri: vivono nella parte più alta della foresta, tra i 15 e 25 metri di altezza, e scendono a terra solo occasionalmente. Vivono esclusivamente in aree protette e questo sembra tenerli ancora al sicuro dalla minaccia della presenza distruttiva dell’uomo.

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