Quando vuole, l’uomo è in grado di cambiare il corso della storia: una mamma leopardo delle nevi insieme ai suoi 3 piccoli sono apparsi nelle camera trap posizionate dai ricercatori dello Snow Leopard Trust sulle vette dei Monti Tost, nella Mongolia settentrionale. E’ la testimonianza più recente della presenza di esemplari in quella zona, quasi impensabile fino a due anni fa, prima che quel corridoio di 8mila chilometri quadrati non divenisse area protetta per volere del Parlamento Mongolo.
“L’avvistamento di una mamma con tre piccoli, ormai intorno all’anno di età e apparentemente in ottima salute, è già di per sé un fatto rarissimo per un grande felino”, spiega Camillo Sandri, curatore generale del Parco Natura Viva di Bussolengo, partner italiano dello Snow Leopard Trust. “Ma se a questo si aggiunge che la presenza della famiglia è stata registrata in una zona dove in precedenza si potevano estrarre minerali, cacciare e costruire, allora questo video ha dello straordinario”. Ci vollero infatti quattro anni di battaglie prima il Governo decretasse la tutela dell’area, con la volontà di ingrandire il territorio a disposizione dei già pochi leopardi delle nevi censiti nei Parchi Nazionali adiacenti. “Oggi non sappiamo con esattezza quanti esemplari sopravvivano in quei territori, ma sappiamo di certo che si tratta di una specie tra le più minacciate al Mondo, con stime totali che non superano le 7mila unità – prosegue Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico – e sappiamo anche un’altra cosa: dove si riduce l’impatto dell’uomo sugli habitat naturali, gli ecosistemi riprendono lentamente a vivere”. Intanto, questa mamma ha allattato per i primi 3 mesi, ha cacciato per quattro bocche fino questo momento e continuerà a difendere i giovani i leopardi ancora per poco tempo: intorno ai 16 mesi età la prole è pronta per cavarsela da sola e le femmine tornano solitarie, consapevoli di doversi affacciare a una nuova stagione d’accoppiamento.
PER SALVARE I LEOPARDI DELLE NEVI – Il Parco Natura Viva ospita Nudan e Samira, giovane coppia affiatata di leopardi delle nevi, ambasciatori dei loro conspecifici in natura. Oltre agli eventi di sensibilizzazione che si svolgono in Italia, il Parco sostiene la Snow Leopard Trust da molti anni contribuendo al finanziamento per la costruzione di 17 recinti a prova di leopardo a Tarchit, in India, per ridurre la perdita di bestiame durante la notte. In cambio la popolazione locale ha firmato degli accordi per proteggere la specie. Nel 2015 e nel 2017 poi, al fianco del Muse (Museo delle Scienze di Trento), il Parco ha sostenuto due spedizioni per censire gli esemplari in Mongolia, sui Monti Altai, attraverso il posizionamento di 60 camera trap.