Pesare una tartaruga gigante delle Seychelles può aiutare a salvarla da malesseri, malattie o patologie gravi. Per questo al Parco Natura Viva di Bussolengo è iniziata la raccolta dati: un muletto, un’imbracatura, un metro e un lettore microchip. E quattro persone per misurare, uno alla volta, gli 11 “giganti” della colonia più grande d’Italia. Ma riuscire a guardare oltre il carapace di una testuggine che supera i 230 chilogrammi alla veneranda età di circa 130 anni, rimane un’impresa difficile anche dopo aver ottenuto tutte le misurazioni esterne più accurate. Ma arriva in aiuto la tecnologia e la tartaruga diventa 3D. Il Parco Natura Viva sta mettendo a punto con l’Università di Milano un indice parametrico da inserire in un rendering tridimensionale che restituisca i valori più vicini alla realtà della massa corporea di ogni esemplare. Un modello tecnico utile per gli individui di casa nostra, ma che il Ministero dell’Ambiente delle Seychelles ha già chiesto per poter effettuare il censimento delle migliaia di esemplari che vivono nell’arcipelag.
“Al Parco Natura Viva – fa sapere Camillo Sandri, direttore zoologico del parco zoologico sul Lago di Garda – passiamo da un peso di circa 80 chilogrammi per i nostri giovani fino al peso massimo di Bulbo, che a circa 130 anni ha superato sulla bilancia i 230 chili. C’è poi Roger con 189 e Priscilla, che segna i 151. Ma il peso, la lunghezza e l’altezza del carapace, pur difficili da rilevare, sono numeri assoluti che non ci raccontano il volume reale e l’accrescimento nel tempo della loro massa corporea. Il modello in 3D, realizzato a partire dall’indice che stiamo studiando, ci permetterebbe non solo di valutare le condizioni di salute al momento della pesata, ma consentirebbe anche di monitorare il benessere degli animali lungo tutta la loro vita. La quale in media, in questa specie, può essere anche doppia rispetto a quella dell’uomo”, conclude il veterinario. Le tartarughe giganti delle Seychelles sono una specie “vulnerabile” di estinzione, che vive solo in quell’arcipelago africano. Ora sotto la protezione governativa ma ancora minacciate dal traffico illegale.