Novembre nero per gli ibis eremita in viaggio verso sud. E’ appena arrivata la notizia che fa salire a tre i casi di bracconaggio registrati solo in quel mese del 2022. Lo fa sapere il Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto LIFE di reintroduzione in natura dell’ibis eremita, condotto dal Waldrappteam. Dopo Gustav e Otto, uccisi dai pallini della caccia illegale mentre si nutrivano in un campo nei pressi di Villafranca di Verona, è toccato a Taylor. Un pò più a nord quest’ultimo, è stato abbattuto mentre si rifocillava ad Aviano, insieme ad altri suoi compagni di viaggio.
Per tutti e tre gli ibis abbattuti sono state prodotte le radiografie che sgombrano il campo da ogni dubbio: i pallini escludono qualunque altra causa di morte. I tre animali, colpiti ad alcuni giorni di distanza in luoghi diversi del nord-est Italia, erano impegnati nella migrazione autunnale che dall’Austria, avrebbe dovuto portarli a svernare alle temperature miti dell’oasi di Orbetello. Nati nelle colonie riproduttive di Kuchl e Rosegg, stavano volando insieme ad altri adulti per raggiungere i 195 esemplari già in Toscana. Un anno chiuso all’insegna delle brutte notizie, quello appena trascorso. Solo pochi giorni prima l’uccisione dei tre ibis, il ciclone Denise aveva inferto il colpo più duro della storia del progetto di reintroduzione di questa specie, scomparsa dai cieli d’Europa 4 secoli fa. Nella notte tra il 21 e il 22 novembre, la tempesta li aveva sorpresi sui loro posatoi, mietendo 27 vittime. Corinna Esterer, la responsabile degli uccelli del Waldrappteam, aveva iniziato le ricerche a partire dall’ultimo segnale GPS inviato dai singoli individui, impiegando anche i cani da ricerca. Purtroppo, sono stati ritrovati solo alcuni di essi.