Due gemellini di urial, due fratelli di antilope nyala e due lichi del Nilo. Questi i piccoli che a fine estate sgambettano al Parco Natura Viva di Bussolengo, ognuno nel proprio gruppo familiare costituito da mamme, papà, fratelli e altri parenti. Tra tutti, sono i gemelli di urial – un maschio e una femmina – ad appartenere alla specie più a rischio in natura: tra le regioni montuose e desertiche dell’Asia centro-occidentale, questo progenitore della pecora domestica ha affrontato negli ultimi 10 anni un declino tra il 30 e il 50% delle sue popolazioni. Sul banco degli imputati l’espansione delle attività di allevamento che accende la competizione con il bestiame domestico per l’accesso alle risorse alimentari. Ma anche l’esposizione della testa del maschio come trofeo, dotata di bellissime corna ricurve, costituisce una grande spinta al bracconaggio. Si tratta tuttavia di una dotazione utilissima per gli esemplari in natura, che regola i rapporti tra maschi e stabilisce la leadership.
Dalle montagne dell’Asia alla savana boscosa dell’Africa del sud. I due fratelli di antilope nyala hanno mesi di differenza e la loro mamma ha ormai occhi solo per il più piccolino, con una predilezione particolare per il boschetto tra i due laghetti. Dove ama brucare all’ombra e senza disturbi neppure da parte degli ippopotami, che convivono con i nyala in un reparto misto unico in Europa. Convivenza tra specie diverse anche per i piccoli lichi del Nilo, che condividono la pianura africana del Safari con giraffe, oraci dalle corna a sciabola e buoi dei Watussi. Per loro le sorprese non sono finite: grazie ad un gruppo molto numeroso che supera i 10 esemplari, molte mamme sono ancora in attesa dei propri piccoli che daranno il benvenuto all’autunno.