di Caterina Spiezio
Wolf, il maschio alfa del branco di lupi del Parco, è un individuo che insieme ad altri ha rappresentato la storia del Parco Natura Viva. E anche ora che non c’è più, Wolf resterà per sempre il “lupo alfa” del branco di lupi del Parco.
I lupi vivono in una struttura sociale complessa, con regole sociali importanti, dove ciascun individuo svolge un ruolo fondamentale. Perché il branco sia protetto e tutelato, ci deve essere cooperazione tra i componenti e soprattutto, ci deve essere una “guida”. Ciascun membro, seppur subordinato, ha una propria utilità nel ruolo che ricopre, conosce bene cosa fare e come comportarsi nelle diverse situazioni. Tutto ciò viene appreso crescendo nel branco, all’interno del quale a ciascuno è affidato un proprio compito da svolgere al meglio, aiutando gli altri nella gestione delle problematiche. Il maschio alpha, è l’individuo che deve gestire al meglio tutto il branco con scelte che ricadono sull’intero gruppo e che deve essere in grado di guidare con il consenso di tutti.
UN LUPO SPECIALE
Parlando di maschio dominante in un branco di lupi bisogna necessariamente parlare di leader e parlando di leadership, non può che venire in mente Wolf! Wolf, infatti, non era “solo” il maschio dominante, ma era l’individuo la cui leadership era evidente in ogni comportamento e nel comportamento degli altri verso di lui: non aveva bisogno di colpo ferire per farsi rispettare e per farsi seguire dal branco, perché aveva dimostrato nel corso degli anni di essere in grado di tutelare, proteggere e guidare i suoi lupi senza necessariamente dover sfoggiare aggressività. Tutti alle grotte se Wolf si spostava, tutti accanto all’osservatorio per interagire con gli arricchimenti se a Wolf interessavano, nessuna aggressione se non si muoveva Wolf.
Nonostante avesse superato i 14 anni di età, a dispetto di una vita media che in natura si aggira attorno ai 10, l’anziano Wolf era ancora forte e rispettato dalla maggior parte degli individui.
All’interno del branco però negli ultimi tempi, un lupo un po’ più intraprendente degli altri si comportava in modo tale da poter “supporre” una propria candidatura come leader. Ma per essere un leader nel branco di lupi non serve la forza, non serve “alzare la voce”, non serve l’astuzia, ma serve la saggezza, attraverso la quale dimostrare di essere in grado di gestire il branco.
Abbiamo seguito attentamente il branco di lupi e Wolf, in particolare nell’ultimo periodo della sua vita, proprio perché stava avvenendo qualcosa di strano.
Le osservazioni comportamentali evidenziavano un aumento dei comportamenti agonistici all’interno del branco, con alcuni individui che non mostravano più una sottomissione attiva nei confronti di Wolf e che si comportavano quasi come se non ne riconoscessero più la leadership. Da qui abbiamo valutato la possibilità che avvenisse quel cambio di gerarchia che non avrebbe visto più Wolf come leader, ma che lo avrebbe fatto tornare uno fra tanti. Ma non era ancora stato individuato un lupo che potesse effettivamente prendere il suo posto, serviva ancora un po’ di tempo e un po’ di insegnamento: Wolf era ancora necessario al branco. Ma qualcuno pensava di no. Pensava, “stupidamente” – diremmo noi – che fosse arrivato il proprio momento.
ADDIO, WOLF!
Wolf ha provato a restare nel branco sotto una forma diversa, ma non poteva accettare di non essere più “Wolf”, di non poter più ricoprire il suo ruolo di leader, di non essere più necessario per il branco. Allora, un po’ stremato dall’età e sentendosi non più accettato dal branco perché attaccato, si è lasciato andare restando sempre più in disparte. E così, il branco ha perso il suo leader e Wolf ha perso la sua vita.
UN BRANCO IN CRISI
Ora, dopo mesi dalla morte dell’ultimo vero maschio alpha, il branco è ancora “in crisi”, con continue lotte di dominanza e sottomissione, con individui che vengono isolati e senza una chiara gerarchia. Il branco è allo sbando, non c’è una guida.
Non tutti sono Wolf, che ha ricoperto il suo ruolo con saggezza e dedizione. Per essere Wolf devi avere autorevolezza, devi credere in quello che fai, non ti deve interessare il potere, ma ti deve interessare fare il meglio per il tuo branco.
Con fatica, prima o poi qualcuno prenderà il posto di maschio dominante, probabilmente perché più forte di altri. Ma non sarà un leader perché non ha avuto la pazienza di aspettare che Wolf scegliesse il proprio successore a cui insegnare tutto ciò che lui aveva appreso nella sua lunga vita.