C’è un papà del regno animale che lascia tutto il carico della prole sulle spalle di mamma. Quand’anche il piccolo in questione, raggiunta ormai l’età opportuna, non avesse intenzione di iniziare a cavarsela da solo. E’ il caso di Ticiano, “capofamiglia” di un gruppo di 6 saki dalla faccia bianca al Parco Natura Viva di Bussolengo, che conclude i propri “doveri” nei confronti dei figli con la difesa del territorio e del gruppo. Mentre l’ultima piccola di casa, a 5 mesi compiuti e dalle fattezze ormai simili ad una giovane saki, si lascia trasportare ancora ovunque da mamma Yuta. Dorme sulle spalle di mamma Yuta, mangia, gioca, impara e interagisce con i fratelli dalle spalle di mamma Yuta. Per i piccoli saki dalla faccia bianca, il papà non ha alcun ruolo diretto di cura.
“A seconda delle diverse specie – spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva – i compiti in famiglia vengono distribuiti in modo diverso. Tra questi primati sudamericani, che vivono tra le fronde e i rami degli alberi, il papà saki si occupa della difesa del gruppo usando vocalizzazioni specifiche in caso di predatori aerei o terricol. Non si dedica alla crescita dei piccoli, ai quali provvede la mamma finché non sono loro stessi ad affrancarsi. E’ proprio a 5 mesi che i piccoli in genere scendono dalla schiena materna. Ma non in questo caso in cui, probabilmente la vivacità dei fratelli più grandi della nostra piccola, non la fa ancora sentire molto al sicuro”.