Dal marsupio fa capolino una testa bianca: il piccolo wallaby è albino!

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2010

E’ albino lo wallaby che ha fatto capolino nei primi giorni di febbraio dal marsupio della sua mamma, grigia come tutte le altre femmine della colonia ospitata al Parco Natura Viva di Bussolengo. Del piccolo si intravedono appena il musetto roseo e gli occhi rossi, che ancora si confondono tra il candore del pelo bianco-latte. Ma se generalmente l’albinismo è un fatto raro e straordinario, in questo caso le possibilità che si manifestasse c’erano: il maschio dominante della colonia di wallaby, in tutta evidenza padre del piccolo, è esso stesso albino.

“L’albinismo è determinato da un’anomalia genetica che causa l’assenza di pigmentazione della pelle e del pelo, che in natura non è considerata una caratteristica vantaggiosa”, spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva di Bussolengo. “Nel caso degli wallaby, il verde intenso delle foreste australiane di eucalipto in cui vive questa specie, non potrebbe nasconderli dai predatori, rendendoli una preda sin troppo facile”. Ecco perché normalmente si distinguono per avere un folto pelo che varia dal grigio al marrone, più chiaro solo sulla pancia. Ma in un parco zoologico anche un wallaby dal candore inconfondibile può considerarsi al sicuro.

“Il nostro wallaby rimarrà al sicuro della tasca marsupiale della mamma ancora per molti mesi, finchè non diventerà abbastanza grande da non entrarci più”, aggiunge Caterina Spiezio. “Nel frattempo, insieme agli altri sei esemplari della colonia, da lì continuerà il suo sviluppo, berrà il latte dalle mammelle, dormirà e continuerà a mettere la testa fuori per osservare il mondo”.

UN MARSUPIALE UN PO’ SPECIALE

Marsupiale più piccolo di un canguro, lo wallaby ha una particolarità che lo rende una specie con un ottimo successo riproduttivo, come accade anche ai canguri: le femmine sono in grado di accoppiarsi e restare gravide anche se nel proprio marsupio è già ospitato un primo “inquilino”, accogliendo nello stesso tempo due diversi stadi di sviluppo dei piccoli. Il secondo embrione infatti è in grado di sospendere la crescita una volta raggiunte le dimensioni di un fascio di 100 cellule e “aspettare” che il proprio fratello sia abbastanza grande da lasciargli il posto nella tasca marsupiale della mamma. Un vantaggio niente male per questa specie, che in caso di mortalità del primo piccolo può contare sulla nascita del secondo in brevissimo tempo.

Inserito nella Lista Rossa delle specie minacciate di estinzione come “a rischio minimo”, quella degli wallaby è una delle 140 specie di marsupiali a vivere nel continente oceanico, insieme a canguri e koala. Anche in questa parte del Mondo, l’avanzare delle colture agricole genera l’ormai onnipresente conflitto tra uomo e fauna selvatica, che mette gli animali selvatici in seria difficoltà.

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