Lucky, storia di un papà speciale

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Nel mondo animale le strategie dedicate alle cure parentali sono molteplici: a volte dei piccoli se ne occupa solo la mamma, altre volte solo il papà, oppure i genitori si distribuiscono i compiti al 50%, infine in alcune specie tutto il gruppo familiare si occupa dei piccoli. Ma un esempio di specie dove il papà è molto partecipe alla cura dei piccoli si ha nelle bertucce, dove il maschio dominante si occupa dei piccoli difendendoli e giocando con loro, anche aiutando di tanto in tanto le mamme con il trasporto dei piccoli.

CHI E’ LUCKY

Lucky, il maschio dominante della colonia di bertucce del Parco, è papà di circa 10 individui. Nato al Parco nel maggio del 1999 da papà Dick e mamma Lory, cresce seguito da entrambi i genitori. Impara quindi da piccolo cosa voglia dire essere accudito da un papà forte e rispettato dagli altri, cosa voglia dire emettere anche solo un breve strillo affinché papà accorra in soccorso. Insomma, impara su sé stesso l’importanza di avere un buon papà. E così, arrivato il suo turno nel 2007, inizia a comportarsi sin da subito da premuroso papà che si prende cura dei propri piccoli. È consuetudine vederlo con i piccoli sul dorso, mentre si muove quadrupede nel reparto. Il suo comportamento tipico è di vigilanza: lascia interagire gli individui tra di loro controllando continuamente la situazione ma non appena percepisce tensione e sente il richiamo del piccolo, accorre in suo soccorso velocemente. Spesso senza valutare dove sia il torto e la ragione, immediatamente soccorre il piccolo allontanando da lui il presunto pericolo, cioè il presunto aggressore. Non appena i piccoli si rendono conto di quanto sia utile vocalizzare per avere un supporto, sfruttano un po’ la situazione e se vogliono allontanare un altro individuo da un punto di interesse, iniziano a vocalizzare strillando, richiamano l’attenzione di Lucky e la dirigono verso l’individuo da scacciare.

Ma Lucky non è solo un bravo papà, è anche molto bravo a gestire l’intera sua colonia. Infatti interviene non solo nelle baruffe tra femmine che si manifestano proprio per la competizione per il maschio dominante, ma anche quando deve “insegnare” ai giovani come comportarsi nei suoi confronti e l’importanza di rispettare la gerarchia, che nelle bertucce è lineare e ben definita.

Per spiegare quanto sia importante un piccolo per Lucky ci sono due episodi particolari che necessitano di essere ricordati. Il primo si è verificato anni fa, quando ancora nel vecchio reparto del Parco Natura Viva oggi area delle testuggini delle Seychelles, muore un piccolo di 4 mesi. La mamma del piccolo non lo abbandona fino a quando non ha elaborato il lutto, portandolo con sé per giorni. Impossibile per lo staff intervenire, perché in questi casi è impossibile “togliere” un piccolo alla propria madre che non ne ha ancora compreso la morte. E quindi si aspetta fino a quando la mamma non lo adagia in un angolo del reparto e lo lascia lì. Ma Lucky non era ancora pronto e continuava a sorvegliare il piccolino esanime anche nei giorni successivi. Il recupero non è stato affatto facile perché Lucky ha continuato a difenderlo anche dopo diversi giorni, convinto che stesse solo dormendo e che da un momento all’altro si potesse risvegliare.

Il secondo episodio è pittoresco ed è accaduto due anni fa nel nuovo reparto delle bertucce. Lime, oggi giovane aiutante pronto per creare una nuova colonia, non più così piccolo all’epoca dell’episodio, inizia a strillare richiamando l’attenzione di Lucky, che prontamente accorre in suo aiuto. Il papà, arrivato a 50 centimetri da Lime, non vede altra bertuccia attorno da scacciare. Segue quindi lo sguardo di Lime per capire verso quale “aggressore” doversi dirigere, ma non vede altro che la recinzione del reparto. Lime però continua a guardare Lucky, rivolgendo poi lo sguardo nuovamente verso la recinzione: in quell’occasione per la prima volta abbiamo visto Lucky disorientato, non sapeva davvero cosa fare. Si è quindi avvicinato alla recinzione verso il punto preciso indicato da Lime con lo sguardo, per cercare di capire quale fosse il problema, ma nulla. Quindi, Lucky, accertatosi che non vi fosse alcun pericolo per Lime, è ritornato sui suoi passi. Ma Lime si era davvero arrabbiato con la recinzione e non con un’altra bertuccia perché, saltandoci sopra si era fatto male e chiedeva il supporto del papà affinché “sgridasse” la recinzione per avergli fatto male. Credo che tutti noi ci riconosciamo un po’ quando accorriamo in difesa di un figlio, un nipotino, un bimbo che vediamo cadere dalla bicicletta. La prima cosa che si fa mentre il bimbo è in lacrime, dopo essersi accertati che non si sia fatto male, si sgrida la bicicletta perché lo ha fatto cadere e, immediatamente il bimbo smette di piangere. Anche Lime sperava che il papà “sgridasse la recinzione”, ma dall’alto della sua saggezza Lucky ha ritenuto del tutto inutile farlo.

Lucky è un ottimo e riflessivo maschio dominante in grado di gestire la sua colonia con saggezza e senza necessariamente usare la forza; è anche un bravo e premuroso papà e si occupa dei piccoli proteggendoli e supportando le femmine nell’allevamento; infine è in grado di gestire al meglio le “situazioni di pericolo” riuscendo a discernere quando affrontarle e quando restarne alla larga.

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